Per aprire un Bed and Breakfast, una casa vacanze o un’attività di affittacamere in un condominio non è necessaria l’autorizzazione dell’assemblea condominiale. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione, Seconda Sezione Civile, con la sentenza n. 24707/2014.
Il motivo è che dato che non si tratta di un’attività che può arrecare pregiudizio agli altri condomini. E fine dei contenziosi.
Ma davvero noi gestori non avremo più problemi e vivremo in pace e serenità nei vari condomini dove abbiamo gli appartamenti? MAGARI!
Bastasse una sentenza a placare gli animi in rivolta dei condomini, che sono sempre pronti a trovare questa o quella scusa per lamentarsi.
Non si tratta di una lamentela una tantum… no, si tratta di una vera e propria tortura psicologica perpetuata ai danni del povero gestore.
Non voglio parlare in generale, vi racconterò la mia esperienza, e come mi sono comportato.
B&B al secondo piano di un palazzo composto da 10 appartamenti
Premetto che negli anni in cui ho gestito il B&B, ho curato personalmente i check-in e abitato nell’appartamento accanto per i primi 3 anni.
Ecco i fatti di cui sono stato accusato:
- Gli ospiti giocano la notte con le biglie
- Tutte le notti vengono spostati i mobili
- Televisore a massimo volume
- Confusione continua per le scale
- Uso inappropriato degli spazi condominiali (le scale si consumano!)
- Uso inappropriato del portone
- Gli ospiti citofonano ai condomini
- Gli ospiti buttano le bucce di banana dalla finestra
- E altre mille accuse
Non dico che alcune di queste cose non siano realmente successe. Ma sono così rare che se paragonate alla vita di una qualsiasi famiglia, sono la calma desertica contro l’uragano Linda. Prima di me in quel B&B ci abitava una ragazza che ospitava feste tutta la settimana.
Dopo aver subito accuse e minacce di ogni tipo, all’ennesima uscita della ragazza del piano di sotto (2 minuti attaccata al campanello a mezzanotte, durante un late check-in), svegliando tutti gli altri ospiti, mi sono rivolto all’avvocato.
Diffida alla signorina, fastidi spariti per sempre. Potevo addirittura querelare per stalking, ma non ho voluto infierire.
Oggi per chi mi chiede cosa fare con queste persone, la risposta è: se ti sembra ragionevole, parlaci e cerca di ascoltare le loro esigenze.
Ma i diritti degli altri smettono dove cominciano i tuoi. Non lasciare che queste persone rovinino il tuo umore o la tua attività, agisci prima che sia troppo tardi e che ti rovinino l’atmosfera di casa che con passione hai portato quell’appartamento.