13 Luglio 2016. Booking news pone una domanda fatidica ai suoi clienti:
“So you’ve found the perfect destination and booked an amazing place to stay…but what do you do while you’re there?”
Bella domanda.
Tu già lo sai (e Booking anche): ormai il succo non è la destinazione, ma il viaggio. Si fa buona imprenditoria del turismo quando si offre all’ospite l’esperienza. Le cose da fare, la vita vera del posto, le attrazioni più creative.
Scopriamo l’idea che ha avuto Booking per offrire sempre di più. E scopriamo come puoi sfruttarla a tuo favore.
Booking experiences provata da noi
Alla domanda iniziale Booking risponde prontamente con Booking experiences. Una piattaforma mobile (si usa solo con l’app Booking.com) che permette di vivere la vacanza attivamente. Insomma, di fare cose.
Ho un amico programmatore che ne ha pensata una simile qualche tempo fa. Non credo che Booking.com abbia preso spunto da lui, ma è chiaro che il mio amico aveva avuto una buona idea.
Prenoti a Parigi? Scegli subito tra decine di attrazioni di ogni sorta e genere, prenoti il tuo posto saltando la fila, paghi direttamente con la carta di credito collegata all’account, ricevi nuovi spunti personalizzati in base alle tue preferenze.
Insomma, un modo à la Google di usare i dati sulle ricerche dei clienti per ridare ai clienti ciò che vogliano.
Quali sono i benefici?
- Minore frizione nel “consumo” della vacanza. Cioè dal momento in cui prenoto uso un solo clic e una sola app per pianificare il tutto. Fatica zero. Possibilità di scelta infinite. Essenzialmente #nenacheunintoppo.
- Personalizzazione al top. Le proposte che visualizzo sono perfettamente in linea con i miei gusti. Booking ha costruito l’app in modo da adattarsi alle ricerche pregresse usando i dati dei consumatori.
La piattaforma viaggia con te.
Hanno pensato proprio a tutto per renderci la vita facile. Mettiamo che voglia vedere un museo a Parigi. L’app genera un QR code e il pagamento è automatico. Priorità assoluta sulle code.
Peraltro, è collegata in tempo reale ai dati di terze parti sui tempi di attesa per le varie attrazioni, quindi se mi tocca fare due ore di fila sono avvisato. Tutto ovviamente sul mio smartphone – inutile anche precisarlo.
Da dove si parte?
Stavolta è Booking stessa a dover decidere la “propria” destinazione. Sono partiti da Amsterdam, Parigi, Londra, Dubai, NY per questo rivoluzionario progetto.
Booking experiences nasce come risposta alle chat che molti siti di prenotazione hanno già. C’è la chatbot di Kayak, che consiglia l’alloggio e permette di acquistare biglietti per attrazioni grazie ad un accordo con GetYourGuide e Viator. Expedia fa lo stesso, attrazioni escluse.
Insomma, si va verso un’unica app che gestisca il processo di prenotazione, pianificazione, informazioni real-time e anche recensione post-rientro.
E dove si arriva?
Antenne dritte per quando Booking experiences approderà in Italia. La funzione è davvero golosa per i tuoi ospiti.
E serve a te per darti lustro in tutti i momenti della relazione con il consumatore (ah, per capirne di più sulle fasi di scelta del cliente e sfruttarle al massimo c’è la teoria di Google).
Parti già dal momento pre-prenotazione. Quando il cliente vaga online cercando ispirazione, ecco che spunta il tuo sito, la tua pagina Instagram, la tua scheda Booking.com. Ricca di riferimenti a Booking experiences. Per esempio su Facebook:
Firenze è la prima città italiana in cui Booking lancia Booking experiences. E noi ci siamo! Sono più di 1000 le cose da fare in città. Per tutti i gusti. E noi locals siamo pronti ad accoglierti con un itinerario personalizzato e tante idee per rendere il tuo soggiorno molto più unico di quel che pensi. Scrivici e ti spiegheremo perché i fiorentini amano così tanto la loro città.
Agisci anche dopo la prenotazione. Puoi inserire nella mail di benvenuto un link a Booking experiences.
Considera che stai già facendo un regalo ai tuoi futuri ospiti suggerendogli gratuitamente un’app. E guarda la mia lista di app da proporre agli ospiti.
Si accorgeranno che ci tieni davvero a migliorare la loro vacanza. E non scordarti di fare riferimento anche ai tuoi consigli sulla città.
E mentre aspetti che Booking experiences approdi nel Bel Paese… anticipalo! Organizza tu i contenuti: ce l’hai già una guida che invii ai tuoi ospiti da prima dell’arrivo?
Io ne vedo davvero poche quando viaggio come cliente. Un’occasione persa.