È tempo di tirare le somme della stagione, di come è andato l’anno. Voglio pensare che tu abbia già tirato una riga e analizzato i risultati dei tuoi sforzi.
Mi auguro che per tutti sia stato un anno fantastico e che ci accingiamo a replicare e migliorare nel 2016.
Non per tutti però è stato un anno soddisfacente. C’è la sensazione che qualcosa è andato storto, che in quel mese si poteva fare meglio e che qualche costo improvviso si poteva evitare. Senza contare poi gli imprevisti, che arrivano puntuali a rovinarci i programmi.
L’effetto Expo si è fatto sentire, in particolare nella seconda parte dell’anno, e nello stivale il 2015 ha segnato un aumento di presenze.
Il giubileo promette bene. L’Italia sembra godere di buona salute, anche se le stime di crescita hanno subito un calo a causa dei recenti attacchi terroristici.
Quanto detto sopra vale per tutti. Però tu non sei “tutti”. Nel 2015 ci sono aziende che sono cresciute e altre che hanno chiuso. B&B che nascono e altri che muoiono.
Uno dei motivi che generano insoddisfazione sono le aspettative che ci creiamo. È giusto pretendere da noi e dalla nostra organizzazione, ma stai chiedendo a te stesso e agli altri cose realmente fattibili?
Tutti noi abbiamo un punto di partenza, un momento in cui decidiamo di fare qualcosa e di crescere, migliorare la nostra situazione attuale.
Questi sono i giorni dei buoni propositi, e come ogni anno, ecco che tornano i nostri:
- Voglio aumentare il fatturato
- Voglio destagionalizzare
- Voglio disintermediare e risparmiare sulle commissioni
- Voglio collaboratori responsabili per poter delegare loro maggiori cose e avere più tempo libero
- Voglio aumentare il punteggio delle recensioni
- Voglio ridurre i costi
- Voglio abbellire le camere
- Voglio rifare il sito
- Voglio migliorare le vendite sui canali
- Voglio seguire meglio i social media
Io ogni anno mi riconosco nella maggior parte dei propositi ed in passato ho provato anche a realizzarli. Ma non tutto è andato per il verso giusto. Continuando la lettura capirai meglio.
Solo per il fatto che segui questo blog, ti informi, agisci, vuol dire che alla base c’è una energia forte che aspetta di mettersi in gioco.
Supponiamo che la tua energia per l’anno che viene sia pari a 100. E che per realizzare tutti i tuoi propositi dell’anno ci voglia energia 300.
Vuol dire che che hai ipoteticamente bisogno di 30 per ogni voce. Stai dividendo su 10 punti la tua energia.
Risultato: non è sufficente per affrontare neanche uno dei buoni propositi! È quello che è successo a me per anni.
Ammettiamo che per aumentare il punteggio delle recensioni ci vuole energia 30, tradotta in attenzione al cliente, cura delle email, gestione del check-in, eccetera eccetera. Se impiego energia 10, questa non basterà a produrre risultati apprezzabili.
Newton meglio di tutti ha descritto l’inerzia: ognuno di noi, che lo voglia o no vive in un equilibrio e per modificarlo ci vuole una forza. Questo equilibrio è la forza. Nella fisica come nella vita, per muovere qualcosa ci viole energia.
Il contesto, l’equilibrio che abbiamo intorno, sembra studiato apposta per non farci raggiungere i risultati sperati. Ma questi non dipendono dall’esterno, ma da come noi impostiamo i nostri obbiettivi.
Se riusciamo a muovere, modificare il nostro equilibrio, riusciremo anche a crearne uno nuovo e l’obiettivo che prima ci sembrava lontano, farà parte integrante del nuovo sistema e diventerà la normalità.
Per farlo ci è richiesto tanta energia e determinazione. Se suddividi questa energia su troppe attività, non avrai energia sufficiente per portarne a casa nessuna.
Al contrario, quando avrai ottenuto il primo risultato positivo, otterrai due effetti:
1) Ti ricarichi completamente per il prossimo step! Ti piace vincere facile? Affrontare un obiettivo 30 con energia 100!
2) Hai ampliato la tua inerzia. L’obiettivo raggiunto fa parte del tuo equilibrio e della nuova normalità.