Praiano è un paesino di 2000 anime della costiera amalfitana. Si conoscono tutti. Ci sono molti alberghi diversi B&B e oltre 250 di appartamenti turistici. La stagione parte a Pasqua e fino a novembre si fa fatica a trovare posto. Praticamente quasi tutti lavorano nel turismo.
Ieri si è conclusa la seconda giornata di un corso che ho tenuto in questo comune abbracciato dal sole, che si pronuncia verso il mare offrendo a taluni abitanti l’alba, agli altri il tramonto.
Sono stato invitato da Andrea, che con sua moglie Suela gestiscono divinamente l’Hotel Margherita. Una azienda familiare, come ne ho viste davvero poche. Tutto è curato nei minimi dettagli, dalla musica nella hall, alla colazione con le homelette fatte espresse, ai materassi super comodi, alle mille amenities in camera.
Arrivato in aula il primo giorno, vengo accolto dal sorriso coinvolgente di Chiara, la referente del Distretto Turistico Costa d’Amalfi, ente che ha promosso l’evento. La sala della Biblioteca Pane è moderna, con vista sul mare. Magnifica.
Lo confesso: non faccio volentieri corsi “a chiamata”. I contenuti della mia formazione sono poco adatti a chi non sa a monte cosa aspettarsi. Preferisco condividere queste informazioni ad un pubblico preparato all’argomento. Ho deciso di accettare questa sfida comunque. Sentivo che sarebbe arrivato qualcosa di buono. Così è stato.
Durante le presentazioni, ho subito capito che ero di fronte ad una sala speciale. Alla domanda: perchè fai quello che fai, la risposta più comune, e anche quella che non avevo mai sentito prima, è stata: perché lo fanno anche gli altri. Amare il proprio territorio e sentirsi parte di un gruppo di pari è una leva straordinaria per la crescita della comunità. Sono sicuro che queste persone faranno delle cose grandiose per il loro comune e la loro terra.
In Vivere di Turismo® apprezziamo il lavoro di squadra e promuoviamo l’associazionismo, e sappiamo anche che non è possibile contribuire a qualcosa se prima non si ottengono dei risultati soddisfacenti con la propria attività.
Quindi mi sono subito messo al lavoro per portare nuove consapevolezze e strumenti per lo sviluppo personale dei corsisti.
Nella prima giornata abbiamo affrontato l’Atteggiamento Mentale dell’imprenditore extra alberghiero, per poi passare subito dopo ad un esercizio pratico per trovare la propria Identità come struttura. Non sono mancate qui le solite resistenze.
Ci siamo salutati con la promessa di continuare il compito a casa.
La sera ho cenato a Salerno con la mia famiglia, che mi ha seguito in questa avventura. “Luci d’artista” è il nome dello spettacolo a cui ho assistito passeggiando per il centro storico. Dopo la pasta e fagioli del ristorante Vicolo della Neve, l’ottima compagnia e l’immancabile limoncello, rientriamo a Praiano e mi preparo per la seconda giornata.
La seconda giornata è partita con una simpatica “accennata ribellione” verso l’esercizio dell’identità, per fortuna rientrata con gli applausi grazie agli esempi di 3 corsisti, che hanno individuato rispettivamente 3 nicchie da sviluppare: musicisti, disabili e amanti della sobrietà. Gli altri avranno su cui lavorare ancora. Ero salvo.
Abbiamo affrontato anche il tema dei “numeri” e parlato di budget extra alberghiero e Revenue Management, collegandoci con il mio collaboratore a Firenze Marco, via Skype.
Adesso sono a Firenze, nel mio ufficio, e preparo il prossimo corso di Firenze. Ho lasciato a Praiano un pezzo di cuore.
In bocca al lupo ragazzi per il successo della vostra attività extra alberghiera!