Aperitivo con Danilo e Antonio Bortolotti
Se segui gli Aperitivi con Danilo già da un po’ sai che gli ospiti d’onore sono per la gran parte professionisti o imprenditori estremamente preparati e in gamba che in qualche modo stanno “scrivendo” la storia del settore extralberghiero in Italia.
Antonio Bortolotti, l’ospite di questa sera, è proprio una di questi.
In realtà è un mio “doppio” collega visto che è sia un gestore di case vacanze che un formatore riconosciuto a livello internazionale, nonché il creatore dell’evento internazionale del settore, il Vacation Rental World Summit che anche quest’anno si terrà ad Ottobre nella splendida cornice del Lago di Como.
Ma non voglio svelarti altri dettagli, chiediamo direttamente a lui…
Antonio, sei una presenza fissa all’interno della community Vivere di Turismo. Per chi non ti conosce, ti va di presentarti?
Ciao Danilo, innanzitutto grazie per avermi invitato a questo aperitivo.
Certo, essenzialmente sono un proprietario di strutture ricettive. Ho strutture in Sardegna e da questo inverno, anche sul Lago Maggiore. Negli anni, dopo aver ottenuto buoni risultati, ho cercato a mia volta di trasmettere l’esperienza acquisita ad altre persone che come me volevano gestire strutture ricettive.
Devi sapere infatti che molti si chiedevano come mai nelle mie strutture in Sardegna i turisti arrivassero 9 mesi all’anno (da Febbraio a Novembre) mentre per tutti gli altri la stagione durava appena 3-4 mesi. HomeAway addirittura mi invitò sul palco a spiegare come facessi ad avere una stagione così lunga!
Da quel momento ho avuto l’illuminazione: come posso aiutare ancora più persone nel mondo ad aprire le proprie strutture, ad affittarle bene, correttamente e il più possibile, disintermediando e guadagnando per sé?
Così 6 anni fa metto in piedi un evento online, il Vacation Rental World Summit, ovvero il Summit internazionale dell’ extralberghiero. Il progetto ha preso piede oltre le mie più rosee aspettative, visto che abbiamo registrato oltre 14.000 partecipanti online in 3 giorni da 49 paesi del mondo.
Quello fu un successo spaventoso!
L’anno successivo siamo riusciti a trasferire l’evento online in un posto fisico, prima a Barcellona poi a Firenze, e l’anno successivo a Como, dove si ripeterà anche quest’anno.
Con codice sconto VDT, gli amici di Vivere di Turismo ottengono €50 di sconto per partecipare al Summit
https://www.vacationrentalworldsummit.com/it/
Come tanti in questa community, quando ho cominciato a lavorare nell’extralberghiero facevo un altro lavoro. Non ero soddisfatto della vita che facevo, volevo cercare una via d’uscita e tramite l’extralberghiero sono riuscito a costruirmela. Impegnandomi sempre di più sono riuscito poi a salutare il lavoro e la vita che facevo per dedicarmi completamente all’accoglienza extralberghiera.
Credo che una delle cose più belle del nostro settore sia il contatto umano, sia con gli ospiti che con i collaboratori.
Trovo estremamente gratificante condividere un certo modus operandi, le esperienze acquisite nel tempo, gli errori commessi con un altre persone e vedere che anche loro ottengono successo grazie anche ai tuoi consigli.
Credo che non ci sia soddisfazione più grande per un formatore, di vedere che qualcuno riesce a liberarsi dalle catene o da una situazione un po’ difficile e a sbocciare come un fiore.
Oltre ai colleghi e ai collaboratori poi ci sono i guest, con i quali si instaura spesso un interazione umana davvero unica.
È un lavoro bello il nostro. Anche se molto difficile, ma bello.
Entriamo nel tema della serata e parliamo di quei cambiamenti a cui nessuno dava una lira, ma che nel giro di qualche anno sono riusciti a stravolgere un settore. Quali sono stati secondo te i casi più grandi nel settore extralberghiero?
Ti racconto questo piccolo aneddoto.
Ricordo che era il 2008 e un giorno lessi un articolo in inglese che raccontava di 3 ragazzi che avevano cominciato ad affittare il divano di casa con un materassino gonfiabile tramite un sito che si chiamava Air Bed&Breakfast. Sostanzialmente all’epoca offrivano un marketplace dove le persone potevano mettere a disposizione i propri spazi di casa ai turisti.
Mi ricordo che lessi quell’articolo e feci proprio questo ragionamento: “Va beh figurati, con il livello di sicurezza e con tutta la paura che in media hanno le persone in America… è impossibile che questa roba abbia successo! Gli do 3 mesi di vita, poi falliranno.”
Quell’azienda era AirBnb.
Se c’è una lezione che ho tratto da questa storia è che a volte nella vita è necessario fermarsi un attimo e non dare ascolto alle vocine che ci suggeriscono “questa cosa non funzionerà mai!”
Ovviamente ci sono delle cose che sono palesemente stupidate, ma è vero anche che esistono tantissime innovazioni che andrebbero approcciate in modo diverso, con la mente aperta, perché da un’osservazione più attenta potresti scoprire un’opportunità incredibile che mai ti saresti immaginato.
Essere i primi a riuscire a vedere queste cose ti da un vantaggio competitivo che permette di poter navigare sulla cresta dell’onda fintanto che arrivano gli altri e ti permette di ragionare in modo un po’ diverso e cogliere un’opportunità alla quale normalmente diresti di no.
C’è qualcosa inerente al nostro settore che, quando l’hai sentita per la prima volta hai pensato “non avrà mai successo” e che invece tutt’ora funziona bene, nonostante non gli avessi dato una lira?
Danilo: Ad esempio, quando ho iniziato a lavorare nell’extralberghiero nel 2005, i b&b esistevano solo da qualche anno. Infatti i b&b erano nati a Roma in occasione del Giubileo e successivamente vennero inseriti nella normativa per permettere alle persone di affittare camere e posti letto.
I b&b erano visti male dal pubblico italiano e ricordo che addirittura quando aprii il mio primo b&b mio padre disse: “Danilo, perché ti sei messo a fare un lavoro da femmina?”
All’epoca mi occupavo di tutto: dalle pulizie alle colazioni, dal marketing all’amministrazione.
I miei amici mi prendevano in giro: “Ma che lavoro è questo? Non andrai mai da nessuna parte” e questa cosa non succedeva soltanto a me, ma a tutti i miei colleghi nell’extralberghiero che all’epoca erano delle mosche bianche… Praticamente nessuno riusciva a vedere un’opportunità in questo settore.
Trascorso qualche anno, nel 2010 ho cominciato ad affittare gli appartamenti. Anche lì, di nuovo, tantissime persone si chiedevano “e perché mai una persona dovrebbe preferire un appartamento quando esistono gli hotel con tutti i servizi?”
Il 2015 poi fu la volta dei primi brand nell’extralberghiero.
Italianway, una start-up di Milano che in soli 3 anni è riuscita ad espandersi e operare in tutta Italia.
SweetGuest, nata da ragazzi giovanissimi di 26 anni, partiti con le pulizie e la gestione di alcuni appartamenti, oggi hanno ottenuto un finanziamento di 8 milioni per sviluppare il proprio business.
CleanBnb, una start-up per la gestione extralberghiera che ha da poco iniziato la procedura per la quotazione in borsa. Un’azienda del settore extralberghiero che si quota in borsa. Chi l’avrebbe mai detto?!
Stiamo partecipando a una rivoluzione enorme del nostro settore che solo qualche anno fa sarebbe stata impensabile! Antonio, come la vedi?
Rispondo riprendendo la domanda di Alessio, un membro della community che in questo momento ci chiede “quanto potrà incidere nel prossimo futuro e quali saranno i benefici della Blockchain?”
È di pochi giorni fa la notizia di Facebook e Libra: Mark Zuckerberg ha cominciato a creare la propria moneta virtuale basata sulla blockchain. Ecco, per me la blockchain è uno dei temi da seguire nel breve periodo perché nel giro di qualche anno cambierà i meccanismi del nostro settore.
Esattamente come la lampadina o l’invenzione di Internet: piano piano ci abitueremo sempre di più a queste novità e presto non potremo più vivere senza!
Danilo: Ricordo la diatriba nel settore dell’ospitalità quando Expedia e Booking.com aprirono la possibilità di pubblicare annunci anche ai proprietari di strutture extralberghiere.
Gli albergatori dissero: perché un portale di alberghi pubblica annunci di appartamenti? Molti erano convinti che gli annunci dei b&b non avrebbero mai potuto avere successo all’interno di quei portali…
Antonio: Esatto, e paradossalmente oggi ci troviamo nella situazione opposta, visto che AirBnb comincia ad inserire gli hotel all’interno della propria piattaforma!
Abitualmente vivo in un contesto internazionale dove ho a che fare con tante persone che appartengono a culture e lingue diverse: tutte concordano nel dire che nell’arco di 6-12 mesi una serie di macro-cambiamenti del settore daranno il via a una piccola-grande rivoluzione che coinvolgerà tutti gli attori dell’extralberghiero, compresi Property Manager, OTA e gli altri player.
Il mercato è in fermento, da tutto il mondo arrivano grosse quantità di capitali che si riversano nell’extralberghiero e le persone si accorgono sempre di più che c’è tanto business da fare.
Un esempio su tutti? L’ingresso di Marriott, storia catena alberghiera, nel settore del Vacation Rental.
Anche questi colossi hanno capito che il settore extralberghiero attira sempre più persone e hanno deciso di giocare in maniera pesante, per cui sarà ancora più necessario per tutti noi “pesci piccoli” professionalizarci per rimanere competitivi e al passo coi tempi.
Un utente ci chiede: credete che il governo stia supportando le innovazioni del settore extralberghiero oppure stia solo mettendo i bastoni tra le ruote , ammazzando ogni iniziativa imprenditoriale nel settore?
Danilo: Attraverso l’associazione Property Manager seguo in diretta i lavori del Governo e le istituzioni che lavorano per il settore del Property Management (anche se in Italia non esiste, visto che non è ancora stato normato).
Come al solito la normativa va a rilento. Per fortuna non mette i bastoni tra le ruote, la voglia di fare c’è, ma le istituzioni semplicemente non capiscono ancora a sufficienza la portata del fenomeno.
Quando pensiamo a una normativa, dobbiamo pensare a qualcuno che sta descrivendo qualcosa che è già successo – e normalmente con 2, 4 o 5 anni di ritardo.
Ecco che, aspettarsi che la normativa possa anticipare le novità del settore è alquanto improbabile.
Più che altro, quello che possiamo auspicare è che la Comunità Europea dia alcune direttive su questo settore, visto che a differenza delle singole nazioni, detiene più poteri e visioni più ampie.
Antonio: A proposito di innovazioni nel settore extralberghiero non possiamo non parlare di due enormi rivoluzioni nel settore dell’ospitalità extralberghiera: parlo di Internet Of Things e di Smart Home.
Il trend della Smart Home va tenuta sott’occhio in particolare, visto che in America è già molto diffusa. Di cosa si tratta? Della possibilità di controllare un ambiente grazie ad alcuni strumenti tecnologici che riducono le azioni dell’uomo, come ad esempio Alexa.
Amazon così come altri player hanno team di centinaia di ingegneri che lavorano giorno e notte per produrre software sempre più precisi ed efficienti. Inoltre Amazon ha sviluppato una propria task force, Alexa for Hospitality, dedicata proprio allo sviluppo del software per il settore extralberghiero. Questo dovrebbe dirvi già molto….
Il sentiero è già scritto, e chi sarà in grado di comprendere questi cambiamenti godrà di un vantaggio competitivo non indifferente.
Danilo: ricordo ancora quando sono venuto a casa tua Antonio, e mi sono divertito a interagire un po’ con Alexa, la sensazione è stata quella di avere qualcuno con cui ricreare un’atmosfera per me familiare.
Antonio: e ti dirò di più… Alexa è un mezzo potentissimo per personalizzare il soggiorno dell’ospite in modo semplice e veloce. Ad esempio, ai miei ospiti chiedo sempre che tipo di musica ascoltano, così che posso comunicare ad Alexa le loro preferenze e settare le canzoni più adatte al loro arrivo.
In questo modo l’ospite apre la porta di casa e viene accolto dalla sua musica preferita.
Questi sono piccoli tocchi che mettono la persona in un mood sereno, disteso, rilassato. Se salta la corrente, si rompe qualcosa, o qualcosa va male, difficilmente ti distruggeranno con una recensione negativa.
Non a caso oggi su Booking abbiamo 10 su tutte le voci, che non è facilissimo.
Riesci sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno. Non a caso questa è una delle caratteristiche delle persone che ottengono risultati…
Infatti, tornando all’argomento iniziale, è l’atteggiamento mentale che fa la differenza (e ti parla uno che nella sua vita è sempre stato un pessimista che si autocommiserava e si lamentava sempre di tutto). Iniziando a cambiare il modo di vedere le cose sono cambiati i risultati ed è cambiata la qualità della vita.
Come hai detto tu, generalmente le persone di successo che si trovano di fronte ad una difficoltà non si lamentano, ma pensano a come aggirarla, affrontarla, risolverla.
E qui torno a un aneddoto che mi ha coinvolto in prima persona, insieme a Patrizio Donnini di Keesy.
Quando Patrizio ha lanciato sul mercato il self check-in nessuno credeva in lui. Gli abbiamo dato addosso tutti pensando che nessuno di noi avrebbe mai installato i suoi dispositivi.
E questa cosa mi ha fatto riflettere perché anch’io inizialmente ero perplesso sull’installazione del self check-in. Ora ne sono talmente entusiasta che l’ho installato anche nell’appartamento che ho preso in gestione che si trova accanto a casa mia.
Riflettendo su quello che dice sempre Patrizio, una cosa è il check-in e un’altra è l’accoglienza ed è giusto considerarle come due momenti del soggiorno separati.
Un’altra cosa che ho imparato è il valore della libertà sia mia che del guest.
Il guest non deve rendere conto a nessuno dei propri orari, delle proprie uscite, né di dove vi incontrerete per lasciarvi le chiavi. Così come è assurdo che l’host sia vincolato agli orari di arrivo del guest per la consegna delle chiavi.
Al giorno d’oggi sono davvero tante le tecnologie che ci consentono di svolgere un buon lavoro, liberare tempo per noi e soddisfare le esigenze dell’ospite anche meglio di come faremo noi.
Danilo: Booking che vende le camere dei b&b e poi gli appartamenti.
AirBnb che in pochissimi anni diventa l’azienda di hospitality online con più disponibilità al mondo. E come queste, tantissime altre realtà (anche italiane) come Made for a Day, o Smart Concierge si stanno dedicando sempre di più al settore extralberghiero con un ottimo riscontro.
Lo stesso progetto Vivere di Turismo è nato con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento per la professionalizzazione del settore. Crediamo che l’extralberghiero possa rappresentare il punto di svolta per l’Italia che da 30 anni si piange addosso, mettendoci in gioco NOI in primis, senza aspettare le istituzioni.
Oggi siamo la community più importante in Italia, non solo grazie a me, ma a tutte le persone che ci hanno creduto fin dall’inizio e hanno avuto modo di contribuire concretamente alla nascita del settore extralberghiero.