Dammi tre parole…
Non sono sole, cuore, amore. Ma ci andiamo vicini.
Ecco le tre parole chiave da tenere sempre in testa quando decidi di diventare un imprenditore extra alberghiero di successo. Sono le tre cose basilari che ti permetteranno di crescere.
1. Fedeltà
Ottenere più clienti nuovi e farsi conoscere è importantissimo. Però per le piccole strutture la gallina dalle uova d’oro sono gli affezionati.
Fai un grosso errore se non ti dedichi adeguatamente alla fidelizzazione. I pacchetti promozionali sono la chiave per far tornare i clienti.
Crea qualcosa di speciale solo per loro:
- Trova un pretesto. Per esempio San Valentino.
- Fai una lista dei servizi ancillari della tua struttura: massaggi, colazione a letto, colazione al bar, cena afrodisiaca a bordo piscina.
- Aggiungi qualcosa di poco costoso. Per esempio una selezione di cioccolate, un bagno nel latte, una guida dei luoghi romantici in città. Tutte cose semplici da preparare.
- Descrivi l’offerta con parole frizzanti. Per esempio, “colazione a letto come in un film”. Guarda che bello il testo scritto da questo albergo:
- Trova un nome inusuale per il pacchetto. Per San Valentino ad esempio “Baciami, stupido!”
Invia le promozioni tramite newsletter. L’importante è che siano ben integrate nel tuo booking engine.
Questa struttura ha addirittura una sezione del sito dedicata alle offerte per i fan della loro pagina Facebook. Mai vista prima come idea.
2. Identità
Descrivi la tua struttura: emerge un’atmosfera distintiva? È chic, romantica, trendy, moderna, iper-attrezzata, country, antica, naturale, colorata…?
Ciascuno stile attrarrà un tipo di clientela diversa. L’esercizio è connettere l’atmosfera che crei nella struttura con la clientela che vuoi.
Di solito si parte dal tipo di cliente a cui ti rivolgi. E di conseguenza si crea un brand perfetto per quel cliente. Ma se ad esempio hai ereditato un casolare in campagna puoi partire da ciò che hai. Prima la struttura e poi il cliente tipo a cui piace.
Come si individua il cliente tipo?
Da qualche parte bisogna pur partire. Io opterei per i clienti più simili a te, per non perdere l’entusiasmo e sentirti capace di gestirli.
Crea uno schema: età, sesso, livello scolastico, figli, animali, hobby, reddito, cosa cerca dalla vacanza, cosa non gli piace affatto.
Però non tutte le categorie sono uguali. È necessaria un’analisi di mercato per definire se quella fetta di mercato è profittevole.
Se la categoria che hai scelto non risulta profittevole… cambia, prima che sia troppo tardi.
Guarda come è in linea l’atmosfera di questa struttura con la sua clientela. A che tipo di cliente pensi si rivolga?
3. Creatività
Ormai lo sai benissimo. Devi distinguerti dalla massa. A questo serve la personalità. Ed è anche la parte più divertente del lavoro di imprenditore extra alberghiero!
Un menù accattivante e eclettico diventerà un ricordo famoso nelle recensioni che riceverai.
Stessa cosa per gli eventi che puoi ospitare nella tua hall. Conosci qualche musicista locale? Non c’è bisogno di invitare gli U2, la musica dal vivo piace a tutti e serve per la visibilità.
Mai pensato di contattare artisti o artigiani locali per fargli esporre nella tua hall? O addirittura per creare dei workshop per i tuoi clienti?
Le partnership un po’ fuori dalla norma sono il tuo asso nella manica per personalizzare al massimo la vacanza.
- Hai un pubblico giovane che vuole divertisti? Proponigli una Room Escape.
- Accogli soprattutto businessman? Offri la colazione in un bar con internet. Scegli un posto perfetto per lavorare o scrivere al computer.
- Ti rivolgi a famiglie con bambini? Allora crea una partnership con un tour per bambini oppure regala un buono per un gelato.
Quindi fedeltà, identità, creatività. Gli ingredienti per un buon risultato. E pensandoci bene anche sole, cuore, amore sono necessari per svolgere bene il tuo lavoro.
La canzone aveva ragione.
E tu, su quali elementi chiave ti concentri?