Un interessante articolo che ho letto ci svela l’ultimissma in casa Airbnb.
Cresce inesorabilmente il mercato dell’affitto turistico di breve durata. E di conseguenza crescono le piattaforme come Airbnb.
E per aumentare il numero di appartamenti in affitto sulla propria piattaforma l’azienda californiana ha ben pensato di aggiungere un servizio innovativo: lascia che sia un Superhost a gestire il tuo immobile. In questo modo se hai un immobile sfitto, ma non ha tempo/voglia di occupartene, puoi cercare un vicino SuperHost e affidargli la gestione.
Cosa fa il Superhost per te?
La risposta è semplice. Il Superhost fa tutto quello che faresti tu per gestire il tuo immobile. Ma lo fa lui. Non tu.
Ecco i compiti del Superhost.
- Marketing: lo sai benissimo che non basta “segnarsi” su Airbnb per ottenere prenotazioni. Devi sempre aggiornare il calendario, ottimizzare i prezzi, controllare le recensioni.
- Management: una parte sostanziale del lavoro è rispondere alle richieste e comunicare i dettagli agli ospiti. Poi c’è il check-in e il welcoming all’arrivo.
- Turnover: per turnover si intendono le attività di passaggio tra un ospite e l’altro. Pulire, sistemare, rassettare.
E ora Airbnb non mette solo in comunicazione ospiti e piccoli imprenditori. Si spinge oltre.
La gestione tramite Superhost è già attiva in Giappone.
Ci aveva già provato con servizi come il key delivery e il cleaning, che venivano offerti da aziende terze ed elencati nella sezione Host Assist.
Come funziona?
Ovviamente affidando la gestione pratica a un Superhost a te va comunque il guadagno finale. Al prezzo di una commissione per il Superhost.
In una sezione dedicata del sito inserisci la location del tuo Airbnb e cerchi i Superhost disponibili.
Di ogni Superhost ti verrà detto:
- il punteggio medio nelle recensioni
- il numero di recensioni
- la distanza da te
- la commissione che chiedono (circa 10% – 20%)
- il numero di ospiti che hanno accolto in passato (e quindi potrai capire quanti ospiti lasciano una recensione)
Guarda come si presenta un profilo di Superhost:
Ovviamente potrai scrivergli in privato, specificando se vuoi che gestisca il tuo immobile già esistente sul portale o se pensi di aprirne uno completamente nuovo.
Airbnb stesso ti mostrerà Superhost simili nella tua zona, dandoti suggerimenti personalizzati.
Perchè Airbnb l’ha fatto?
Airbnb sembra aver capito come far uso dei meccanismi della community per ottenere e formare nuovi host.
Nonostante la maggioranza degli host usi Airbnb per sbarcare il lunario, grazie ai nuovi servizi Airbnb credo che vedremo nascere dei piccoli professionisti dell’ospitalità. Offriranno la loro proprietà ma allo stesso tempo gestiranno gli immobili di altri.
Ora, Airbnb non ha mai amato i property manager. Questo perché l’obiettivo di massimizzare le prenotazioni e le revenue dei clienti li spinge spesso a lavorare su molti portali diversi.
Ma le cose potrebbero cambiare. La novità in casa Airbnb aggiunge un’ulteriore possibilità di monetizzazione per i propri utenti più fidati, che così avranno meno necessità di utilizzare gli altri portali concorrenti.
Allo stesso tempo, introducendo un contatto umano e diretto tramite la figura del Superhost, Airbnb tenta di diminuire il livello di anonimato che spesso caratterizza gli immobili di proprietari che si appoggiano a terzi per la gestione.
E, non per ultimo, gli ospiti ricevono un servizio di qualità migliore. (Sempre a detta loro!)
Airbnb colpisce nel segno. Ancora.
Ovviamente la speranza è che il quadro legislativo sia presto aggiornato, in modo da accogliere anche le nuove forme di gestione dei Superhost.
Come cavalcare questo trend di settore?
Questa novità potrebbe cambiare la percezione del settore in generale.
Per te è un’occasione per fare i conti con la tua professione. Puoi competere a un livello superiore ai Superhost. Senza dipendere da un singolo portale.
Per farlo devi essere un imprenditore extra alberghiero preparato ed efficace.
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