Il turismo enogastronomico è una ragione di viaggio sempre più diffusa, soprattutto in Italia.
“L’Italia del turismo non può prescindere dal made in Italy, dalle eccellenze enogastronomiche e dalla cultura del cibo per promuovere la propria identità e il proprio valore. L’enogastronomia è portavoce della tendenza attuale a considerare il nostro Paese come meta di un turismo lento, esperienziale, alla scoperta e valorizzazione di territori meno battuti, all’insegna della sostenibilità, della natura, delle tradizioni e della cultura.”
Queste sono le parole riportate in un comunicato stampa dell’ENIT (l’agenzia Nazionale del Turismo) a febbraio 2017. Puoi approfondire leggendo il documento in versione integrale.
Nell’articolo, pubblicato nell’Osservatorio ENIT, si racconta che nel triennio 2012-2015 c’è stato un aumento del 54% dei ricavi attribuibili alla clientela straniera nel comparto turistico enogastronomico, a fronte di un incremento di soggiorni del 34%, quindi con una spesa media più marcata. La prima nazionalità di riferimento per questo tipo di turismo: la Francia, seguita a ruota da Germania e Regno Unito; un dato interessante per orientare il lavoro di accoglienza e di caratterizzazione dell’offerta.
Altro dato interessante è che la metà della clientela che pratica un turismo enogastronomico è italiana.
Ma ci sono altri numeri che incoraggiano a considerare con ancora più attenzione questo settore: nel rapporto sul turismo pubblicato dal Touring Club in collaborazione con Unicredit risulta che su un campione di turisti stranieri che hanno visitato da poco l’Italia, l’85% delle persone si dice soddisfatto dell’esperienza e che tra le ragioni che concorrono alla valutazione positiva si posizionano per primi il patrimonio artistico al 79% e le bontà enogastronomiche che offre il Bel Paese seguono ad un 75% dei casi!
E a seguire, in terza posizione, c’è la qualità dei prodotti locali (69%)…
Italia nel turismo: patrimonio artistico e buon cibo
Un’altra conferma proviene dai dati di affluenza alle strutture agrituristiche in Italia. Nel 2016 si sono registrate quasi 11 milioni di presenze, di cui il 57% straniere, che hanno speso in questo genere di vacanza oltre 403 milioni di euro. Significa un tasso di crescita degli ultimi cinque anni che si aggira intorno al 20%.
Ti chiederai: “Come posso sfruttare questo trend positivo a vantaggio della mia attività extra alberghiera?”
Vuoi attirare clienti? Prendili per la gola
Sicuramente la buona cucina ti da la possibilità di offrire ai tuoi ospiti un’esperienza unica e, soprattutto, personalizzata.
Puoi sicuramente intervenire su 2 momenti fondamentali del soggiorno del tuo cliente:
- Se il buongiorno si vede dal mattino, quando prepari la colazione inserisci sempre una prelibatezza locale. Se ne hai la possibilità spiegane le origini con storie e curiosità che i clienti non possono trovare tra le pagine delle guide turistiche, perché questo qualificherà di molto il tuo servizio, facendoti soddisfare una esigenza che quasi sicuramente il tuo ospite avrà.
- La tavola riempie lo stomaco, ma anche il cuore. Quando consigli un posto per pranzo o cena, offri al cliente la possibilità di provare qualcosa di speciale che lo leghi immediatamente al territorio in cui sta soggiornando: consiglia una taverna, un’osteria, un ristorante caratteristico in cui possa gustare prodotti fatti in casa, o tipici della regione. Potresti anche stipulare delle convenzioni con locali della zona per poter offrire pasti a base di piatti del territorio a tariffe scontate. Il target di cliente che sceglie un appartamento o un B&B ama particolarmente immergersi nel tessuto locale, quindi andrai a toccare una leva di sicura soddisfazione! Ma non è da trascurare neanche la fetta di clientela dedita al turismo enogastronomico di più alto livello, quello del viaggiare per provare un ristorante stellato o delle specialità di uno chef più creativo e capace…
Alla fine del soggiorno ti consiglio di chiedere sempre un feedback ai tuoi ospiti, anche riguardo alla cucina, sia tua che della zona. In questo modo saprai su cosa puntare, se qualcosa è più gradito alla maggioranza dei clienti, e potrai rapidamente correggere il tiro dove servisse.
Sicuramente se hai degli appartamenti o delle strutture di accoglienza in zone che possano offrire spunti “appetitosi” per questo tipo di clientela, potresti investire del tempo dando alla tua comunicazione una connotazione più specifica o addirittura sviluppare alcuni aspetti della tua identità…
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